Il Black Friday e il Cyber Monday (in breve BFCM) si stanno avvicinando, dando il via alla frenesia dello shopping pre-natalizio. Dato che in quei giorni è inevitabile che si ottengano le vendite più alte, i retailer sono già pronti a puntare i cannoni verso i competitor per offrire gli sconti migliori, fasce orarie con prezzi ridotti più lunghe e offerte di prodotti premium.
Ma questi cannoni puntati sono sostenibili? Non propriamente. Alcuni retailer stanno (finalmente) prendendo atto delle recenti tendenze. Con il riscaldamento globale e le proteste ambientali guidate da Greta Thunberg, il numero di consumatori che predilige soluzioni eco-compatibili sta crescendo. Le ricerche dimostrano tra l’altro che i Millennial hanno una forte preferenza per un consumismo più ecologico e con il loro crescente potere d’acquisto, le loro preferenze di acquisto non possono più essere ignorate.
Quando si pensa al Black Friday, si possono già sentire le urla dei consumatori che cercano di mettere le mani sulle offerte migliori, e allo stesso tempo i brand che fanno di tutto per catturare la loro attenzione.
Molti brand eco-friendly e piccole imprese hanno trovato nuovi modi per farsi notare in modo sostenibile durante questo periodo alquanto rumoroso e affollato. Abbiamo raccolto 4 strategie di marketing unconventional che dovete assolutamente conoscere.
Ma rivenditori, attenzione! Il mondo ormai è pieno di consumatori consapevoli: sono richieste trasparenza e autenticità. Alcuni brand hanno provato a sostenere il consumismo eco-friendly, ma sono stati pubblicamente svergognati e accusati di greenwashing (= trasmettere una falsa impressione o fornire informazioni fuorvianti su come i prodotti di un’azienda siano rispettosi dell’ambiente).
Evitare il rumore causato dal BFCM è bello. Forse queste strategie di marketing faranno ballare i consumatori eco-responsabili a ritmo delle tue sonate sostenibili, ovviamente mentre fanno shopping.
“Il Black Friday riguarda lo shopping. Tu puoi non fare nulla!”
Questo è il motto del Buy Nothing Day. Invece di proteggere le proprie vendite, brand come Ecoalf hanno deciso di unirsi alla protesta.
Mentre tutti inneggiano allo spreco e all’inquinamento, Ecoalf e altri brand hanno deciso di rimanere in silenzio. Questo non è solo un modo per prendere posizione contro il consumismo eccessivo, ma è anche una valida risposta quando si gareggia contro competitor più importanti.
Brand più piccoli non hanno il budget pubblicitario dei grandi retailer, quindi non possono urlare più forte di loro. Inoltre spesso non hanno a disposizione economie di scala tali da permettersi scontistiche folli. Quindi rimangono in silenzio come unico modo per attirare l’attenzione, risparmiare denaro e mostrare coerenza con il proprio marchio e i valori degli acquirenti target.
Ecoalf è un marchio di moda alternativo spagnolo che si dedica alla creazione di prodotti tessili e accessori sostenibili e di qualità; il brand utilizza materiali riciclati come bottiglie in PET, reti da pesca scartate, pneumatici usati e scarti di cotone inutilizzato. L’azienda è uno dei tanti contributor della Green Fashion Revolution e gestisce un modello omnicanale, con vendita diretta ed e-commerce.
L’azienda fermerà ogni campagna quel venerdì, ma anche le promozioni dei propri prodotti e la pubblicità, cercando di sensibilizzare sullo stato di salute del nostro pianeta con l’aiuto del poeta britannico Tom Foolery.
Inoltre l’azienda promuove indirettamente la sua mission offrendo la riparazione dei prodotti, la donazione, lo scambio e il riciclaggio.
Insieme a Ecoalf, moltissimi altri brand hanno aderito al movimento Buy Nothing Day. Ad esempio, in nome della sostenibilità, REI chiude il suo negozio online ogni anno durante il weekend del Black Friday, pagando normalmente i suoi dipendenti. Deciem, un’azienda di prodotti di bellezza che si definisce “science-based”, offrirà sconti per tutto il mese di novembre per chiudere poi tutti i suoi negozi durante il Black Friday.
Rendi il pianeta un posto più verde.
Venerdì 27 novembre 2020, nonostante la pandemia abbia messo in ginocchio molti rivenditori, il marchio Wild si è impegnato a piantare due alberi per ogni vendita del suo nuovo deodorante dal packaging nero per lanciare il suo nuovo prodotto sostenibile. Questa iniziativa non solo era in linea con i valori dell’azienda, ma è stata percepita come autentica poiché Wild ha una partnership continuativa e ha sempre donato in modo consistente all’ente ambientalista benefico On A Mission. Un buon modo per lanciare un prodotto eco-friendly, no?
Cosa?!?
Lo scorso anno, Allbirds, un produttore di calzature e abbigliamento sostenibile, ha aumentato il prezzo dei propri prodotti di £ 1 durante il fine settimana del BFCM. Pazzesco, eh? Tuttavia quel denaro è stato poi donato a Fridays for Future, movimento ambientalista, ed è stato accompagnato da una donazione di £ 1 da Allbirds per ogni sterlina aggiuntiva pagata dai loro clienti. Questo è un altro esempio di allineamento al valore green che ha entusiasmato i consumatori del Regno Unito.
Patagonia ha donato il 100% dei profitti del “Green Friday” a enti di beneficenza per incoraggiare gli acquirenti a trascorrere del tempo all’aperto con i propri cari invece di stressarsi per le offerte di shopping.
Prima di saltare dalla sedia, considera i vantaggi di questo tipo di sostenibilità.
Innanzitutto, non devi donare tutti i tuoi profitti se non puoi permetterti di farlo! Non sei, infatti, un’organizzazione senza scopo di lucro. In alternativa, puoi donarne ad esempio solo una parte: il messaggio è comunque forte! In secondo luogo, Patagonia ha donato 10 milioni di dollari, ma la pubblicità gratuita che ne ha ricavato ha superato ampiamente quella cifra. In terzo luogo, un altro vantaggio indiretto è che stai salvando il pianeta e potresti addirittura ottenere uno sgravio fiscale.
Questo non vuole essere un invito a copiare che cosa ha fatto Patagonia. Ma come potresti rendere quest’attività tua allineandola ai tuoi valori del brand?
Se vuoi posizionarti come un brand eco-friendly, non emettere troppo diossido di carbonio nell’atmosfera è un buon punto di partenza.
Durante ogni weekend del Black Friday / Cyber Monday, le emissioni di CO2 vanno alle stelle, basti pensare a tutti i veicoli che si mettono in moto per consegnare le merci. E se potessi dare ai consumatori la possibilità di effettuare ordini a zero emissioni durante lo shopping? Questa è anche un’ottima opportunità per creare una conversazione con il tuo pubblico, ingaggiandolo e coinvolgendolo nella creazione di valore, aumentando quindi la brand loyalty e la retention.
Ad esempio, EcoCart è un plugin che calcola e visualizza il carboon footprint di ogni ordine, ma la sua bellezza non si ferma qui. Questo plugin consente inoltre di compensare le emissioni di anidride carbonica generate da ogni ordine piantando alberi o donando a una causa green.
Wildway, rivenditore di prodotti per la colazione, ha integrato Ecocart nel suo negozio Shopify e da allora le sue vendite online sono cresciute in maniera vertiginosa. Se sei un’azienda locale, puoi anche menzionare la consegna locale e le basse emissioni legate al trasporto nel tuo messaggio, per non parlare dell’utilizzo di materiali riciclabili o compostabili nella tua confezione.
Alcune di queste strategie, come l’aumento dei prezzi di Allbirds e l’utilizzo del plug-in di EcoCart, sono iniziative vantaggiose per le aziende che operano su scala ridotta e che desiderano mantenere alti i margini di profitto. Il loro mercato di riferimento è più sensibile al prezzo rispetto all’acquirente medio del Black Friday e non si preoccupa di pagare un extra per salvare il pianeta, soprattutto quando viene fornita loro un’opzione facile. Per tali proposte di valore, gli sconti non avrebbero senso e nuotare controcorrente sembra essere l’opzione migliore per rendere i tuoi potenziali clienti consapevoli dell’ambiente e del tuo brand. Si ricorderanno di te la prossima volta che andranno a fare shopping!
Il recommerce (o reverse commerce) è la vendita di prodotti precedentemente posseduti, nuovi o usati. È una tendenza in aumento nella Fashion Revolution e il suo mercato è destinato a superare il mercato della moda veloce nei prossimi anni.
Il tuo primo pensiero potrebbe essere quello che riciclare il tuo prodotto danneggerà le vendite. Tuttavia, i segmenti di acquirenti che acquistano i tuoi nuovi prodotti sono solitamente diversi da quelli inclini ad acquistare quelli vecchi o usati e il recommerce può presentare alcune grandi opportunità per acquisire nuovi clienti e aumentare i margini.
Ecco un paio di strategie di recommerce da prendere in considerazione:
Lancia un servizio di riparazione durante il Black Friday, in cui i tuoi sostenitori possono pagare una piccola tassa per far sembrare uno dei tuoi prodotti nuovi di zecca. Se il cliente ha acquistato il servizio vuol dire che comunque non era pronto ad acquistare il tuo nuovo prodotto (almeno in questo momento) e tu ne hai ricavato un profitto. Adottando questa strategia, aumenterai anche la durata dei tuoi prodotti, incrementando l’esposizione del tuo brand e offrendo una solida customer experience.
Supponiamo che tu non voglia che i tuoi clienti paghino alcuna commissione. In tal caso, puoi fare come Raeburn, uno studio di moda responsabile, che ha lanciato la campagna “Buy Nothing, Repair Something”. Raeburn ha chiuso i suoi negozi e il negozio di e-commerce e ha invitato clienti potenziali ed esistenti a far riparare gratuitamente i vestiti di qualsiasi marca nel loro laboratorio. Che modo nobile per rubare clienti ai concorrenti e mostrare un’assistenza e un supporto clienti superlativi!
Sfruttando i social media e contattando artisti locali, puoi commissionare la creazione di opere d’arte realizzate con i tuoi prodotti riciclati. Il tuo marchio potrebbe trarre vantaggio da questa trovata pubblicitaria e ottenere pubblicità gratuita grazie al passaparola.
I prodotti usati che non sono riparabili possono anche essere raccolti per riciclare le materie prime o trasformati in nuovi prodotti. Che ne dici di incoraggiare i tuoi follower a diventare designer e utilizzare la loro creatività con i tuoi vecchi prodotti?
Le idee su cosa fare con i tuoi prodotti usati sono infinite e i marchi spesso vengono ricompensati se utilizzano correttamente la loro creatività.
Il Black Friday e il Cyber Monday possono essere stati storicamente associati solo allo shopping, all’iperconsumismo e agli sconti, ma i tempi stanno cambiando e molti più acquirenti sono sempre più consapevoli riguardo alla salvaguardia dell’ambiente. Sia i retailer che i negozi di e-commerce D2C devono adattarsi e vederlo come una grande opportunità, soprattutto quando si parla di piccole imprese che non possono competere nemmeno lontanamente con gli sconti folli dei giganti del retail.
Abbiamo parlato di alcune strategie di marketing sostenibile non convenzionali utilizzate dai marchi sostenibili più innovativi nella promozione di un Black Friday eco-friendly, o Green Friday, non solo per coinvolgere il loro mercato di riferimento, ma anche per cercare di convertire più consumatori a questa nobile causa. Speriamo che qualche brand abbia catturato la tua attenzione e possa ispirare la tua futura campagna di marketing.
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